A partire dalla fine del XVIII secolo, per i cambiamenti sociali a tutti noti, sempre più frequentemente vescovi e cardinali vennero scelti anche a partire da famiglie non di estrazione nobiliare. Sempre più si impose quindi per prelati che non possedevano già un loro stemma di famiglia la necessità di crearsene uno ex novo. Un uso molto attestato soprattutto nel XIX sec, ma anche in buona parte nel XX e ancora in tempi recentissimi fino a oggi, era – laddove possibile – quello della creazione di stemmi con valore parlante, talora con felici soluzioni grafico-rappresentative.
a cura di Don Antonio Pompili, socio IAGI